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#News
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La realtà virtuale è la prossima frontiera della diagnosi di Alzheimer?
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Una nuova ricerca che mirava ad evidenziare il potenziale delle nuove tecnologie per la diagnosi delle malattie ha suggerito che la realtà virtuale può giocare un ruolo cruciale nel monitoraggio della malattia di Alzheimer.
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Demenza è un termine generale per descrivere il deterioramento delle funzioni cognitive come la memoria, il pensiero e la comunicazione.
Il declino cognitivo associato alla demenza è progressivo, e le persone possono passare attraverso diverse fasi.
Un lieve deterioramento cognitivo (MCI) è uno stadio precoce della demenza, ma alcune persone con MCI non sviluppano la malattia di Alzheimer.
MCI può derivare da ansia o normale invecchiamento, per cui è importante stabilire la causa per valutare il rischio di demenza.
L'Alzheimer è il tipo più comune di demenza. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 50 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza.
I medici diagnosticano la demenza in circa 10 milioni di persone ogni anno e il 60-70% di queste nuove diagnosi rileva il morbo di Alzheimer.
Diversi test cognitivi possono valutare la demenza, ma recentemente i ricercatori hanno esplorato il potenziale delle nuove tecnologie per monitorare la condizione.
Un nuovo studio dell'Università di Cambridge nel Regno Unito - i cui risultati appaiono ora sulla rivista Brain - mostra che la realtà virtuale (VR) può essere più accurata dei test standard.