#Tendenze
La luce giusta per lo studio dentistico
La progettazione dello studio dentistico deve prevedere l'utilizzo di lampade che garantiscano il massimo comfort visivo, una perfetta resa cromatica e un notevole risparmio energetico.
Le lampade ECLAIRE sono progettate per garantire condizioni di lavoro ottimali come richiesto dalla norma UNI EN 12464-1, che definisce i requisiti di illuminazione per i luoghi di lavoro interni.
Questa norma analizza i compiti visivi, evidenzia i requisiti per il comfort visivo e indica i requisiti di illuminazione anche per gli studi dentistici. Pertanto, le lampade per questi ambienti specifici devono avere le seguenti caratteristiche
– Intensità luminosa (LUX), ovvero la quantità di luce che raggiunge una superficie. Il paziente necessita di un illuminamento molto elevato, pari a 1000 lux, mentre nell'ambiente circostante, per ridurre al minimo l'affaticamento visivo, la lampada deve garantire almeno un valore di 500 lux.
– Temperatura colore (K), ovvero la tonalità della luce, molto simile alla luce solare di mezzogiorno. A mezzogiorno nelle giornate serene il valore è di circa 5500K, ideale per la scelta cromatica più fedele, lo standard richiede da un minimo di 5000K fino ad un massimo di 6000K.
– Indice di resa cromatica (CRI) maggiore di 90. La resa cromatica è il valore che definisce la capacità della sorgente luminosa di far apparire naturali i colori degli oggetti che illumina.
– L'indice di abbagliamento (UGR) deve essere 19, secondo la norma. Cerchiamo di contenere il più possibile l'abbagliamento attraverso l'utilizzo di lampade a luce diretta e indiretta e utilizzando schermi realizzati con materiali che diffondono il più possibile la luce.
La norma UNI EN 12464-1, infine, indica i parametri necessari anche nelle altre aree della clinica, come le sale per le visite (300 lux), la sala d'attesa (200 lux), gli uffici (300-500 lux).