
#Tendenze
La mammografia 3D Hologic migliora sensibilmente la rilevazione del tumore al seno
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Lo studio, "Breast Cancer Screening Using Tomosynthesis in Combination with Digital Mammography" (Screening del Tumore al Seno con la Tomosintesi in Combinazione con la Mammografia Digitale) è stato guidato da Sarah M. Friedewald, MD del Caldwell Breast Center, Advocate Lutheran General Hospital in Park Ridge, Illinois.[1] Lo studio ha incluso 454.850 esami (281.187 mammografie convenzionali rispetto a 173.663 esami mammografici in 3D).
I risultati significativi comprendono:
Un aumento del 41% nella diagnosi dei tumori invasivi del seno. (p<.001)
Un aumento del 29% nella diagnosi di tutti i tumori del seno. (p<.001)
Una diminuzione del 15% del numero di donne richiamate per successivi approfondimenti. (p<.001)
Un aumento del 49% del valore predittivo positivo (PPV) per i richiami. (p<.001) Il PPV per i richiami è una misura largamente usata per valutare la percentuale di donne richiamate dallo screening e per le quali viene diagnosticato un tumore al seno. Il PPV per i richiami è passato dal 4,3 al 6,4%.
Un aumento del 21% per il PPV per le biopsie mammarie. (p<.001) Il PPV per la biopsia mammaria è una misura ampiamente usata per valutare la percentuale di donne cui a seguito della biopsia mammaria viene diagnosticato un tumore al seno. Il PPV per le biopsie al seno è passato dal 24,2 al 29,2%.
Non sono stati rilevati cambiamenti significativi nella diagnosi del carcinoma duttale in situ (DCIS). Il DCIS è un tumore non invasivo che oltre il dotto non si è diffuso in nessuno dei tessuti circostanti.