Vedi traduzione automatica
Questa è una traduzione automatica. Per vedere il testo originale in inglese cliccare qui
#News
{{{sourceTextContent.title}}}
Il lievito del panettiere può aiutare le piante a fare fronte a contaminazione del suolo
{{{sourceTextContent.subTitle}}}
Poche specie della pianta possono tollerare gli effetti tossici degli agenti inquinanti del suolo.
{{{sourceTextContent.description}}}
In uno studio pubblicato nei rapporti scientifici, un gruppo di ricerca principale da Paula Duque dal Instituto Gulbenkian de Ciencia (IGC; Il Portogallo) riferisce che due geni dal lievito del panettiere possono aumentare la resistenza della pianta a una vasta gamma di sostanze tossiche, permettendo alla loro crescita in suoli contaminati.
I metalli pesanti e gli agenti inquinanti organici scaricati nell'ambiente dall'industria come pure l'uso improprio dei diserbanti e degli antiparassitari comunemente usati nell'agricoltura, colpiscono negativamente la qualità dei suoli. Alcune specie della pianta possono rimuovere i contaminanti del suolo e svilupparsi normalmente, ma queste sono una piccola minoranza.
«Le strategie correnti per decontaminare i suoli sono molto costose e non così efficaci. La comunità scientifica sta cercando le strategie alternative per rendere le piante più resilienti ai composti tossici. Una soluzione possibile può trovarsi in saccharomyces cerevisiae, specie di lievito usate per cuocere, facendo e vinificazione,» ha detto Paula Duque.
Infatti, è stato conosciuto che lo S. cerevisiae può resistere ai diserbanti e ad altri prodotti chimici. Il gruppo di Isabel Sa-Correia a Instituto Tecnico superiore, Universidade il de Lisbona (Portogallo), che ha collaborato a questo studio, aveva identificato due geni del lievito che svolgono un ruolo in questo meccanismo. Il gruppo di ricerca di Duque ha analizzato l'abilità di quei geni confer alla resistenza sull'arabidopsis thaliana, una piccola pianta di fioritura del multidrug usata come organismo di modello per capire i processi biologici comuni ad altre piante. Dopo l'inserimento neanche dei due geni del lievito in questa pianta, i ricercatori hanno trovato che è diventato più resistente ai diserbanti, ai fungicidi ed ai metalli pesanti. Le piante che portano i geni del lievito si sono sviluppate significativamente migliori delle piante del tipo selvatico in suoli contaminati.
«Questi due geni del lievito produrre le proteine che possono espellere le molecole dalle cellule. Così abbiamo supposto che potrebbero svolgere un simile ruolo in piante, eliminanti le molecole tossiche e permettenti la crescita normale,» Duque abbiamo spiegato. «Per estrapolare questi risultati ai raccolti, avremo bisogno di ulteriori esperimenti in arabidopsis di capire i meccanismi che sono alla base della resistenza come pure degli studi della pianta in altre specie della pianta. Ma i nostri risultati, ottenuti con i geni delle specie del lievito che producono il pane o la birra, tengono molta promessa contribuire a risolvere un problema ambientale difficile.»