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#Tendenze
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Acido obetilcolico per il trattamento della steatoepatite non alcolica
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1. L'acido obetilcolico, un agonista del recettore X farnesoide, stimola il miglioramento della fibrosi nei pazienti affetti da steatoepatite non alcolica (NASH)
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Livello di valutazione delle prove: 1 (Eccellente)
La steatoepatite non alcolica (NASH) è una causa sempre più comune di malattie epatiche croniche e cirrosi epatica. Attualmente non esistono trattamenti approvati per la NASH. Il recettore X farnesoide, un recettore nucleare, regola gli acidi biliari e il metabolismo, e dati recenti indicano che la sua attivazione può ridurre la fibrosi epatica e l'infiammazione. L'acido obetilcolico è un potente agonista del recettore X farnesoide che è approvato per il trattamento della colangite biliare primaria, ma non è stato ancora studiato nel trattamento della NASH. In questo studio controllato randomizzato, 1.968 pazienti con NASH (stadio F1-F3 di fibrosi) sono stati assegnati a ricevere acido obeticolico 25 mg al giorno, acido obeticolico 10 mg al giorno, o placebo per valutare il miglioramento della fibrosi (stadio ≥1) senza peggioramento della NASH, e la risoluzione della NASH senza peggioramento della fibrosi, a 18 mesi. La popolazione che intendeva trattare comprendeva 931 pazienti con fibrosi allo stadio F2-F3. I ricercatori hanno scoperto che un numero maggiore di pazienti nei gruppi di acido obetilcolico ha ottenuto un miglioramento della fibrosi rispetto ai pazienti del gruppo placebo (25 mg: 23%, p=0,0002 contro placebo; 10 mg: 18%, p=0,045 vs. placebo; placebo: 12%). Sebbene un numero maggiore di pazienti nel gruppo degli acidi obetilcolici abbia raggiunto la risoluzione NASH rispetto al gruppo del placebo, ciò non ha soddisfatto la rilevanza statistica (25 mg: 12%, p=0,13; 10 mg: 11%, p=0,18). Diminuzioni degli enzimi chiave del fegato sono state osservate anche nei pazienti trattati con acido obeticlico (diminuzione dell'ALT: 33% per l'acido obeticlico 25 mg, 26% per l'acido obeticlico 10 mg, 6% per il placebo; diminuzione dell'AST: 24%, 19%, e 4%, rispettivamente). Il tasso di eventi avversi è stato simile tra i vari gruppi, così come il tasso di eventi avversi gravi. Il prurito è stato l'evento avverso più comune, e si è verificato più frequentemente nei gruppi di acido obeticolico (25 mg: 51%; 10 mg: 28%; placebo: 19%), che ha portato ad una più frequente interruzione del trattamento nel gruppo degli acidi obeticolici da 25 mg). Questo studio è stato limitato dalla mancanza di dati sui risultati clinici al momento dell'analisi. In sintesi, questo studio indica che l'acido obetilcolico 25 mg al giorno può migliorare la fibrosi epatica e l'attività della NASH, anche se può causare un prurito intollerabile in alcuni pazienti. Ulteriori studi sono necessari per valutare i risultati clinici.