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#Tendenze
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Scanner oculare portatile per rilevare il disturbo dello spettro autistico
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I ricercatori della Flinders University in Australia hanno sviluppato uno scanner oculare portatile che potrebbe aiutare a identificare i bambini con disturbi dello spettro autistico.
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Il dispositivo consente ai medici di ottenere elettroretinogrammi adattati alla luce, che comportano il rilevamento di segnali elettrici nella retina. Il dispositivo potrebbe aiutare a diagnosticare molto prima i bambini con autismo, il che significa che possono ottenere un supporto adeguato il più presto possibile. I genitori che hanno avuto un figlio autistico hanno maggiori possibilità di averne un secondo, e una diagnosi precoce sarebbe molto preziosa per queste famiglie.
Uno dei ricercatori dietro il dispositivo, il Dr. Paul Constable, è alla ricerca di un biomarcatore dell'autismo dal 2006 per aiutare nella diagnosi di bambini molto piccoli, dopo che a uno dei suoi figli è stata diagnosticata la malattia. "Una diagnosi molto precoce significa non solo che i bambini possono ricevere interventi importanti, ma anche che le famiglie hanno il potere di ottenere i necessari supporti, di venire a patti con la diagnosi e di prendere decisioni informate", ha detto Constable in un comunicato stampa del Flinders.
Il progetto ha coinvolto collaboratori dell'Università di Yale, dell'University College di Londra e del Great Ormond Street Hospital nel Regno Unito. Lo scanner permette ai ricercatori di rilevare una sottile attività elettrica nella retina, che riflette lo sviluppo neurale. "La retina è un'estensione del cervello, fatta di tessuto neurale e collegata al cervello dal nervo ottico, quindi era un luogo ideale per guardare", spiega Constable. "Il test è una scansione oculare rapida e non intrusiva con un dispositivo portatile e prevediamo che sarà altrettanto efficace sui bambini più piccoli"
Finora, i ricercatori hanno testato il dispositivo in circa 180 bambini di età compresa tra i 5 e i 21 anni, e hanno confrontato i risultati della scansione di quelli con autismo e quelli senza. La scansione ha evidenziato con successo le differenze tra i due gruppi, suggerendo che può essere utile come strumento diagnostico.
"Ora che abbiamo trovato un probabile candidato biomarcatore per l'autismo, la prossima fase è quella di guardare i bambini, anche i neonati, perché prima possiamo arrivare alle fasi di intervento, meglio è", ha detto Constable. "L'individuazione cambia inevitabilmente le dinamiche e gli obiettivi della famiglia e crea una considerazione sul tempo necessario per aiutare il bambino"
Lo scanner ha anche il potenziale di rilevare altri disturbi dello sviluppo neurologico, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e i ricercatori stanno indagando se lo scanner può rilevare quelli con tali condizioni.