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#News
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Attenzione ai falsi negativi nei test diagnostici COVID-19
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Quando si tratta di precisione, la tempistica dei test molecolari è fondamentale
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Uno degli strumenti diagnostici più comunemente usati, in particolare durante questa pandemia, è il test di reazione a catena della polimerasi trascriptasi inversa (RT-PCR), che utilizza il campione respiratorio di una persona per rilevare le particelle virali e determinare se la persona può essere stata esposta a un virus. Professionisti di laboratorio in tutti gli Stati Uniti e nel mondo hanno usato la RT-PCR per scoprire se una persona è stata infettata dalla SARS-CoV-2, il virus che causa la COVID-19. Questi test hanno svolto un ruolo critico nella risposta della nostra nazione alla pandemia. Ma, sebbene siano importanti, i ricercatori della Johns Hopkins hanno scoperto che la probabilità di un risultato falso negativo - quando un virus non viene rilevato in una persona che è effettivamente, o recentemente è stata infettata - è maggiore di 1 su 5 e, a volte, molto più alta. I ricercatori avvertono che il valore predittivo di questi test potrebbe non sempre produrre risultati accurati, e la tempistica del test sembra essere molto importante per l'accuratezza.
Nel rapporto sui risultati pubblicato il 13 maggio sulla rivista Annals of Internal Medicine, i ricercatori hanno scoperto che la probabilità di un risultato falso negativo diminuisce dal 100% il primo giorno di essere infettati al 67% il quarto giorno. Il tasso di falsi negativi è sceso al 20% il giorno 8 (tre giorni dopo che una persona inizia a manifestare i sintomi). Hanno anche scoperto che il giorno in cui una persona ha iniziato a manifestare i sintomi reali della malattia, la percentuale media di falsi negativi era del 38%. Inoltre, il tasso di falsi negativi ha cominciato ad aumentare di nuovo dal 21% il giorno 9 al 66% il giorno 21.
Lo studio, che ha analizzato sette studi pubblicati in precedenza sulle prestazioni della RT-PCR, aggiunge all'evidenza che la cautela dovrebbe essere usata nell'interpretazione dei risultati negativi dei test, in particolare per gli individui che probabilmente sono stati esposti o che hanno sintomi coerenti con COVID-19.