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#Tendenze
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Endofitalmite fulminante acuta che complica coricarsi tradizionale dell'obiettivo
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Uno studio circa endofitalmite fulminante acuta che complica coricarsi tradizionale dell'obiettivo.
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Una donna di 76 anni ha presentato al reparto dell'oftalmologia nel febbraio 2014, con esoftalmo unilaterale doloroso, i 5 giorni dopo avere subito coricarsi dell'obiettivo cataractous di destra da un guaritore tradizionale. Il seguente giorno il suo occhio era diventato rosso e doloroso con la visione riduttrice. Su esame che l'acuità visiva nell'occhio di destra era percezione chiara, la pressione intraoculare era alto (45 millimetri Hg; normale 10? 20 millimetri Hg) e là erano proptosi e ophthalmoplegia. Edema della palpebra indicato esame di Biomicroscopic, iniezione congiuntivale, chemosi totale, secrezioni purulente abbondanti e un hypopyon verdastro che occupa l'alloggiamento anteriore, tipico dell'infezione delle pseduomonas (figura). Il CT ha mostrato la cellulite preseptal e retroseptal, il grado II di esoftalmo e un obiettivo cataractous slogato nel vitroso più basso. Abbiamo prelevato i campioni di umore vitroso ed acquoso ed abbiamo dato un'iniezione degli antibiotici intravitreal (vancomycin 1 mg/0·1 ml e ceftazidime 2·25 mg/0·1 ml). Abbiamo iniziato gli antibiotici sistematici (ceftriaxone endovenoso 1 g due volte al giorno e mg di levofloxacin 500 due volte al giorno) e un ipotonico sistematico (mg orale di acetazolamide 250 due volte al giorno). 48 h più successivamente abbiamo dato una seconda dose degli antibiotici intravitreal ed abbiamo iniziato mg di methylprednisolone 40 due volte al giorno affinchè i 5 giorni riduciamo l'infiammazione. Le colture vitrose hanno sviluppato Pseudomonas aeruginosa. Entro il dolore il settimo giorno del paziente, edema della palpebra e la proptosi aveva risolto (figura), ma lei ha avuta un'opacità vitrosa persistente. Abbiamo fatto il plana di parità vitrectomy e l'obiettivo intraoculare dell'iride-artiglio dal lato posteriore dell'iride per compensare il disordine rifrangente causato da assenza dell'obiettivo cristallino. Infine il follow-up nel maggio 2014, la sua migliore acuità visiva corretta era 6/60 nell'occhio di destra e la pressione intraoculare aveva rinviato al normale (16 millimetri Hg).
Coricarsi dell'obiettivo è la più vecchia tecnica di chirurgia della cataratta. In primo luogo BC ed allora si è esercitato in dai Assyrians di Hammurabi in XVIIesimo secolo dal chirurgo indù Sushruta intorno a 600 BC. Consiste di traumatizzare lo zonula con lo sclera usando una penna in modo da le cadute dell'obiettivo nel vitroso e che libera l'asse visivo, permettendo che il paziente vedi la luce. Il risultato visivo di questa tecnica, purtroppo ancora prevalente in alcune parti del mondo, è spesso povero. Le relative complicazioni sono separazione retinica, il glaucoma secondario, hyphaema, uveitis, atrofia ottica e l'endofitalmite.
Contributori
Tutti gli autori si sono occupati del paziente ed hanno scritto il rapporto. Il consenso alla pubblicazione è stato ottenuto.