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Malattia cardiaca reumatica
Cuore arteriovenoso III
Per cardiopatia reumatica si intende la malattia cardiaca causata dall'attività della febbre reumatica, che coinvolge la valvola cardiaca. Secondo le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo ci sono più di 15 milioni di pazienti affetti da cardiopatia reumatica, mentre 500.000 nuove persone soffrono di febbre reumatica acuta ogni anno, soprattutto a causa dell'infezione da streptococco emolitico di gruppo A, che è una malattia autoimmune. Si manifesta soprattutto nella stagione invernale e primaverile, in un ambiente freddo e umido, e l'età iniziale è per lo più quella dei giovani adulti.
L'incidenza della malattia valvolare reumatica che coinvolge le diverse valvole cardiache è diversa. Secondo i risultati dello studio, l'incidenza della malattia della valvola mitrale è del 100% e la percentuale di malattia della valvola mitrale semplice è del 46,7%, la più alta, seguita dalla valvola mitrale combinata con la valvola aortica, dalla valvola aortica semplice, dalla valvola tricuspide e dalla valvola polmonare. Le lesioni principali sono l'edema e l'essudazione al bordo e alla base della valvola, che si espandono gradualmente all'intera valvola, coinvolgendo anche le corde tendinee e il muscolo papillare, con conseguente fusione del lembo della giunzione valvolare, fusione e accorciamento delle corde tendinee e fibrosi, rigidità, arricciamento e calcificazione del lobo valvolare, con conseguente stenosi dell'apertura della valvola o chiusura incompleta. Stenosi valvolare: adesione della giunzione valvolare, ispessimento, indurimento, non completa apertura, bocca del lembo piccola, ostacolo al normale flusso del sangue. Insufficienza valvolare: iperplasia del tendine e del muscolo papillare, accorciamento, indurimento, mancata chiusura completa della valvola, rigurgito di sangue. Il numero di sedi valvolari coinvolte nella cardiopatia reumatica può essere rappresentato da una o più lesioni valvolari nella valvola mitrale, tricuspide o aortica. La cardiopatia combinata è una malattia che coinvolge due o più valvole cardiache contemporaneamente. Tra queste, la più comune è la doppia malattia della valvola mitrale combinata con la valvola aortica, che rappresenta circa il 48%-87% delle malattie valvolari combinate.
La fase iniziale della malattia spesso non presenta sintomi evidenti, mentre la fase successiva si manifesta con palpitazione, ansia, affaticamento, carenza di ossigeno, tosse e dolore
Ansia, affaticamento, tosse, edema degli arti, tosse, emottisi e persino insufficienza cardiaca, con pericolo di vita. Clinicamente, in base alla progressione della malattia, si verificano i seguenti cambiamenti principali:
(1) palpitazioni, respiro corto dopo l'attività e persino dispnea, respirazione eretta e incapacità di sdraiarsi di notte;
(2) Dopo una leggera attività o affaticamento, tosse, espettorato con sangue, facilità a prendere il raffreddore;
(3) Perdita dell'appetito, vale a dire che per un certo periodo non si mangia bene, stasi gastrointestinale, cattiva digestione, distensione gastrica. Riduzione del volume delle urine, edema degli arti inferiori, distensione addominale, ascite, ingrossamento di fegato e milza.
(4) Nella maggior parte dei pazienti compaiono due porpora zigomatica e labiale, cioè la "faccia mitralica".
(5) Le palpitazioni sono spesso causate dalla fibrillazione atriale o dall'aritmia, e la fibrillazione atriale rapida provoca nei pazienti una sensazione di disagio e persino difficoltà respiratorie o esacerbazioni, spingendo così i pazienti a rivolgersi al medico. La fibrillazione atriale è anche la principale causa di cravatta ematica atriale e persino di ictus nei pazienti.
(6) Dolore toracico, il dolore toracico causato da una semplice malattia valvolare è generalmente inefficace con la nitroglicerina. Complicazioni particolari: aritmia, tromboembolismo, endocardite infettiva, insufficienza cardiaca.